Un'amara riflessione
A Messina il ballottaggio per le elezioni del sindaco è
stato vinto da un candidato che ha fondato la sua campagna elettorale contro la
costruzione del famoso ponte sullo Stretto. La cosa, di per sé, non sarebbe
stupefacente se non fosse che il progetto del ponte è morto e sepolto da un
pezzo. E che quindi il neo sindaco ha vinto le elezioni combattendo contro un
progetto che già era stato abolito e cancellato (forse non glielo avevano
detto). E fin qui c'è solo da ridere, col corollario delle solite
considerazioni sul fatto che solo in questo paese accadono certe cose, ecc. Sulla
circostanza, invece, che il contribuente italiano si sta apprestando a pagare
il conto (salatissimo: pare un miliardo di euro) relativo alle spese
(risarcimenti, penali, progetti, ecc.) del ponte mancato, c'è solo da piangere.
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